Sono considerate persone con residenza fiscale in Italia i soggetti che per la maggior parte del periodo di imposta hanno i seguenti requisiti:
- risultano iscritte nell’anagrafe fiscale della popolazione residente;
- hanno la residenza in Italia ai sensi del codice civile;
- hanno domicilio in Italia inteso come luogo in cui si sviluppano relazioni personali, usufruendo così di vantaggi fiscali;
- sono presenti in Italia.
Le suddette condizioni sono alternative, ossia la sussistenza di una sola delle stesse consente di individuare la residenza di una persona in Italia.
Sono soggetti passivi di imposta sia i soggetti residenti in Italia sia i soggetti non residenti in Italia nel modo seguente:
- per i soggetti residenti la soggettività passiva è applicata al reddito complessivo ovunque prodotto nel mondo;
- per i soggetti non residenti la soggettività passiva è applicata al solo reddito prodotto in Italia.
La residenza fiscale in Italia offre vantaggi fiscali che possono essere determinanti.
Indice
I criteri di residenza fiscale
Sono, quindi considerate residenti in Italia le persone fisiche che per almeno 183 giorni all’anno:
- hanno la residenza in Italia;
- hanno il domicilio in Italia;
- sono presenti in Italia,
- sono iscritte nell’anagrafe della popolazione residente.
I suddetti quattro criteri sono alternativi, pertanto anche la presenza di uno solo di essi consente di individuare la presenza in Italia e i connessi vantaggi fiscali.
Criterio basato sul domicilio
Nell’ambito del concetto di domicilio valgono i rapporti familiari e interpersonali; tra questi sono ricompresi:
- i rapporti tipici (matrimonio, unione civile);
- le relazioni personali stabili (convivenza).
Criterio basato sulla presenza fisica
Tale criterio richiede esclusivamente la presenza fisica del soggetto in Italia:
- a prescindere dalle motivazioni;
- senza necessità di realizzarsi di altri criteri.
Criterio basato sulla residenza anagrafica
L’iscrizione all’anagrafe della popolazione residente costituisce presunzione relativa di residenza fiscale in Italia e consente al contribuente di dimostrare che il dato formale è disatteso da una differente situazione fattuale.
La residenza in regimi fiscali privilegiati
Continua ad essere applicata la presunzione legale relativa alla residenza fiscale in Italia per i cittadini italiani che si trasferiscono in Stati a fiscalità privilegiata. Da questi trasferimenti derivano determinati vantaggi. La lista degli stati a fiscalità privilegiata è presente nel DM 20.07.2023.
La circolare 24.6.99 n 140 chiarisce che soltanto la piena dimostrazione del contribuente della perdita di ogni rapporto di collegamento con lo stato italiano attestano il venir meno della residenza fiscale in Italia e vantaggi fiscali connessi.
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