Per i consulenti Unicef che rientrano nella categoria dei lavoratori impatriati, è importante considerare i vantaggi fiscali legati all’apertura della partita iva. Tra i vantaggi fiscali dei consulenti Unicef derivanti dall’apertura della partita iva con il regime degli impatriati c’è la riduzione del 50 per cento dei proventi prodotti.
Contattaci, quindi, se hai un contratto di consulenza con Unicef e vuoi verificare se hai i requisiti per aprire una partita iva per impatriati compilando il questionario.

Per una consulenza gratuita, rivolgiti a Partita iva impatriati consulenti Unicef: vantaggi fiscali
Indice
I redditi dei consulenti Unicef
Il compenso ricevuto per l’attività di consulenza, verosimilmente occasionale e non continuativa, è da assoggettare, pertanto, a prelievo Irpef tra i redditi diversi. Ciò avviene nell’ambito della categoria dei redditi diversi alla lettera l dell’articolo 67 del Tuir (Dpr 917/1986). Vale la pena analizzare come la partita iva impatriati consulenti ONU e tassazione influisca su questi redditi.
La base imponibile, quindi, per la collaborazione sarà costituita dall’ammontare ricevuto, previa deduzione di tutte le spese inerenti all’attività svolta. Le collaborazioni, quindi, saranno da dichiarare nel quadro RL del modello Redditi Pf. Oppure, nel quadro D del modello 730.
L’art. 4 Dl n 167/1990 prevede un obbligo generalizzato a carico delle persone fisiche fiscalmente residenti in Italia di compilazione del quadro RW. Tale obbligo è per la dichiarazione dei redditi. All’interno del quadro devono essere indicati gli investimenti all’estero e le attività estere di natura finanziaria.
Apertura partita iva consulenti Unicef e vantaggi fiscali
Il soggetto che possiede i requisiti deve rivolgersi ad un commercialista esperto per l’apertura della partita iva e per l’iscrizione alla camera di commercio competente. L’iscrizione alla camera di commercio deve essere contestuale all’apertura della partita iva per i soggetti non iscritti ad albi professionali. L’operazione avviene nel modo seguente:
- utilizzo del programma DIRE per la gestione di un’unica pratica in camera di commercio;
- la scelta del codice Ateco;
- la compilazione attraverso il programma DIRE del modulo AA9/12 dell’agenzia delle entrate;
- la compilazione con il codice 2 del riferimento al regime agevolato;
- il pagamento diritto camerale € 53.
Regime dei consulenti Unicef e tassazione degli impatriati con i vantaggi fiscali
IL nuovo regime agevolativo di cui all‘art 5 del decreto legislativo 27 dicembre 2023 n. 209 che, si applica ai contribuenti che trasferiscono dal periodo di imposta 2024 la residenza in Italia, stabilisce una riduzione del 50 per cento, entro i limiti di € 600.000 annui, dei proventi conseguenti a redditi di lavoro autonomo. Considerando gli evidenti vantaggi fiscali l’apertura della partita iva con il regime degli impatriati per i consulenti Unicef può essere un’importante opportunità.
Iscrizione AIRE
I lavoratori che intendono fruire dell’agevolazione devono, pertanto, trasferire la residenza nel territorio dello stato ai sensi dell’art 2 del Tuir . Per poter fruire dell’agevolazione , quindi, il lavoratore deve essere stato iscritto all’aire dello stato estero, facilitando, in questo modo, l’apertura della partita IVA per impatriati.
Redditi di lavoratore autonomo
I redditi di lavoro autonomo prodotti in italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello stato, ai sensi dell’art. 2 del Tuir, entro il limite massimo di 600.000 euro concorrono, pertanto, alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50 per cento del loro ammontare al ricorrere delle seguenti condizioni:
- i lavoratori si impegnano a risiedere fiscalmente in Italia per un periodo corrispondente ad almeno 4 anni;
- i lavoratori non sono stati fiscalmente residenti in Italia nei tre periodi d’imposta il loro trasferimento.
In presenza dei requisiti all‘art 5 del decreto legislativo 27 dicembre 2023 n. 209 il lavoratore può aprire, pertanto, una partita iva con il regime forfettario e applicare l’esenzione del 50 per cento dei compensi maturati dagli impatriati.
Rivolgiti ad un commercialista abilitato ed esperto per l’apertura della partita IVA per i consulenti Unicef .
