Apertura partita iva per impatriati
4 Mag, 2025

IL nuovo regime agevolativo di cui all‘art 5 del decreto legislativo 27 dicembre 2023 n. 209 che, si applica ai contribuenti che trasferiscono dal periodo di imposta 2024 la residenza in Italia , stabilisce una riduzione del 50 per cento , entro i limiti di € 600.000 annui, dei proventi conseguenti a redditi di lavoro autonomo. In questo contesto, quindi, l’apertura partita IVA per impatriati rappresenta un’importante opportunità.

Iscrizione AIRE

I lavoratori che intendono fruire dell’agevolazione devono, pertanto, trasferire la residenza nel territorio dello stato ai sensi dell’art. 2 del DPR 976/73. Per poter fruire dell’agevolazione , quindi, il lavoratore deve essere stato iscritto all’aire dello stato estero, facilitando, in questo modo, l’apertura della partita IVA per impatriati.

Vuoi verificare, pertanto, l’esistenza di questo primo requisito contattaci per una consulenza.

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Redditi di lavoratore autonomo degli impatriati

I redditi di lavoro autonomo prodotti in italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello stato , ai sensi dell’art. 2 del Tuir, entro il limite massimo di 600.000 euro concorrono, pertanto, alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50 per cento del loro ammontare al ricorrere delle seguenti condizioni:

  • i lavoratori si impegnano a risiedere fiscalmente in Italia per un periodo corrispondente ad almeno 4 anni;
  • i lavoratori non sono stati fiscalmente residenti in Italia nei tre periodi d’imposta il loro trasferimento.

Apertura partita iva lavoratore impatriato

In presenza dei requisiti all‘art 5 del decreto legislativo 27 dicembre 2023 n. 209 il lavoratore può aprire, pertanto, una partita iva con il regime forfettario e applicare l’esenzione del 50 per cento dei compensi maturati dagli impatriati.

Apertura partita partita iva forfettario 2025 e iscrizione camera di commercio

Il soggetto che possiede i requisiti deve rivolgersi ad un commercialista esperto per l’apertura della partita iva e per l’iscrizione alla camera di commercio competente .

L’iscrizione alla camera di commercio, infine, deve essere contestuale all’apertura della partita IVA per impatriati per i soggetti non iscritti ad albi professionali. L’operazione avviene nel modo seguente:

  • utilizzo del programma DIRE per la gestione di un’unica pratica in camera di commercio;
  • la scelta del codice Ateco;
  • la compilazione attraverso il programma DIRE del modulo AA9/12 dell’agenzia delle entrate;
  • la compilazione con il codice 2 del riferimento al regime agevolato;
  • il pagamento diritto camerale € 53.

Rivolgiti ad un commercialista abilitato ed esperto per l’apertura della partita IVA per impatriati con il regime forfettario 2025.

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